Migliore sopravvivenza per i pazienti con linfoma mantellare non-blastoide in fase avanzata


Il linfoma a cellule del mantello rappresenta un sottotipo clinicamente aggressivo di linfoma con una prognosi non favorevole.
Per esplorare un potenziale progresso nell’esito di questa patologia, un gruppo di Ricercatori dell’Università di Monaco in Germania, ha condotto un confronto storico utilizzando i dati dal Kiel Lymphoma Study Group ( KLSG; dal 1975 al 1986 ) e dal German Low Grade Lymphoma Study Group ( GLSG; dal 1996 al 2004 ).

Tutti i pazienti con diagnosi confermata istologicamente di linfoma mantellare non blastoide di grado avanzato, sono risultati adatti ad essere inclusi nello studio.

Sono stati analizzati in totale 520 pazienti, 150 da KLSG e 370 da GLSG.

La sopravvivenza generale mediana era di 2.7 anni per i pazienti KLSG rispetto ai 4.8 anni per i pazienti GLSG ( P< 0,0001 ).
I tassi di sopravvivenza a 5 anni sono stati del 22% nel gruppo KLSG rispetto al 47% per i pazienti GLSG.
L’hazard ratio aggiustato per performance status, lattato deidrogenasi ed età è stato di 0.44 per i pazienti GLSG.

In conclusione, la sopravvivenza generale mediana dei pazienti con di stadio avanzato, è quasi raddoppiata negli ultimi 30 anni.
Le ragioni potenziali per questo apparente miglioramento nella sopravvivenza generale comprendono l’applicazione di terapie a base di antraciclina e nuovi approcci, come anticorpi antilinfoma e trapianto di cellule staminali.
Miglioramenti nelle cure di supporto generali, nuovi strumenti diagnostici e miglioramento generale della vita potrebbero anche aver rinforzato questo effetto. ( Xagena_2009 )

Herrmann A et al, J Clin Oncol 2009; 27: 511-518



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