Malattia del trapianto contro l'ospite: la fotoferesi extracorporea favorisce il risparmio di steroidi nella forma cronica


La malattia del trapianto contro l'ospite ( graft-versus-host disease, GVHD ) rappresenta il principale ostacolo al successo del trapianto di cellule ematopoietiche.

Un gruppo di Ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, negli Stati Uniti, ha comparato efficacia e sicurezza della fotoferesi extracorporea associata alla terapia standard per un periodo da 12 a 24 settimane, rispetto alla sola terapia standard nei pazienti con manifestazioni cutanee di cGVHD non controllate in maniera adeguata con trattamenti a base di corticosteroidi.

L’end point primario di efficacia era una comparazione quantitativa in cieco della percentuale di cambiamento rispetto al basale del punteggio TSS ( Total Skin Score ) di 10 regioni del corpo alla 12.a settimana.

Novantacinque pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere la fotoferesi extracorporea e la terapia standard ( n=48 ) o solo la terapia standard ( n=47 ).

La percentuale media di miglioramento del punteggio TSS alla 12.a settimana è stata del 14.5% per il braccio fotoferesi extracorporea e 8.5% per il braccio di controllo ( P=0.48 ).

La proporzione di pazienti che ha mostrato almeno un 50% di riduzione nella dose di steroidi e almeno un 25% di diminuzione del punteggio TSS rispetto al basale è stata dell’8.3% nel braccio fotoferesi extracorporea alla 12.a settimana e dello 0% nel braccio di controllo ( P=0.04 ).

La valutazione non in cieco delle risposte cutanee complete o parziali ha mostrato un significativo miglioramento in favore del trattamento fotoferesi extracorporea ( P<0.001 ) che in genere è risultato ben tollerato.

Questo risultati suggeriscono che la fotoferesi extracorporea potrebbe avere un effetto che favorisce il risparmio di steroidi nel trattamento della cGVHD. ( Xagena_2008 )

Flowers MED et al, Blood 2008; 112: 2667-2674



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