Linfoma follicolare trasformato: gli esiti dipendono da tempistica e precedenti terapie


Gli esiti del linfoma follicolare trasformato sono influenzati dalla tempistica della trasformazione e dai trattamenti a cui il paziente è stato sottoposto durante la trasformazione dell’istologia del tumore.

E' stata condotta una analisi retrospettiva su 127 pazienti provenienti da 9 Centri italiani affiliati alla Fondazione Italiana Linfomi.

I pazienti, il cui esame istologico aveva confermato il linfoma follicolare trsformato, sono stati divisi in due gruppi: il gruppo 1 comprendeva 91 pazienti con linfoma composito / discordante in cui la componente a basso grado è il linfoma follicolare e la componente ad alto grado è il linfoma diffuso a grandi cellule B; il gruppo 2 comprendeva 85 pazienti in cui la trasformazione è avvenuta dopo la diagnosi.

Nel gruppo 2, 15 pazienti erano naïve-alle-terapie prima della trasformazione, 39 avevano ricevuto una linea di terapia e 31 almeno due linee.

I risultati dell’analisi sono stati pubblicati sulla rivista British Journal of Haematology, e hanno mostrato che la remissione completa è significativamente più alta per i pazienti del gruppo 1 ( 84% versus 54% ).
Nel gruppo 2, il numero di linee di terapia è risultata correlata in modo negativo con la probabilità di raggiugere la remissione completa.

La sopravvivenza globale a 5 anni era migliore nel gruppo 1 ( 84% versus 51% ); tra i pazienti del gruppo 2, un tempo alla trasformazione inferiore a 1 anno ha comportato una sopravvivenza globale peggiore ( 29% versus 56% se superiore a 1 anno ).

La sopravvivenza globale a 5 anni è risultata migliore nel gruppo 1 ( 59% versus 33% ); nel gruppo 1, la terapia di mantenimento con Rituximab ha prodotto una sopravvivenza senza progressione decisamente migliore rispetto alla vigile attesa ( 94% versus 53% ).

Nel gruppo 2, il trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT ) come strategia di consolidamento ha migliorato la sopravvivenza complessiva solo nei pazienti non-trattati con antracicline dopo la trasformazione.

In conclusione, l' analisi ha indicato che il trapianto autologo ASCT possa essere evitato nei pazienti naïve-ai-trattamenti, ma seriamente considerato se la trasformazione avviene in un breve intervallo di tempo dalla diagnosi e dopo almeno una linea di terapia per il linfoma follicolare, specialmente se a base di antracicline. ( Xagena_2019 )

Fonte: Fondazione Italiana Linfomi, 2019

Xagena_Medicina_2019