Malattia fungina invasiva in pazienti trattati per leucemia acuta di nuova diagnosi


La malattia fungina invasiva è una causa significativa di morbilità e mortalità in pazienti sottoposti a trattamento per leucemia acuta e le strategie profilattiche antifungine sono associate a tossicità e costi significativi.

Uno studio retrospettivo ha valutato l’ncidenza e i fattori di rischio per malattia fungina invasiva tra pazienti con nuova diagnosi di leucemia acuta e trattati per la malattia nel periodo 2004-2006.

Il follow-up si è concluso a gennaio 2007.

Tra i 231 pazienti con nuova diagnosi di leucemia acuta, 31 ( 13.4% ) hanno sviluppato malattia fungina invasiva entro la fine del follow up, 24 ( 10.4% ) dei quali hanno sviluppato la malattia entro i primi 100 giorni dopo la diagnosi di leucemia acuta.

La probabilità cumulativa di sviluppare malattia fungina invasiva è stata del 5.9% entro 30 giorni e 11.1% a 100 giorni dopo la diagnosi di leucemia acuta.

I pazienti con leucemia persistente dopo un ciclo iniziale di chemioterapia di induzione hanno mostrato probabilità significativamente maggiore di sviluppare malattia fungina invasiva rispetto a quelli che non avevano mostrato segni evidenti di leucemia persistente ( 21.5% vs 10.1%, P=0.03 ).

In un modello di Cox dipendente dal tempo, l’hazard ratio aggiustato di sviluppare malattia fungina invasiva entro i primi 100 giorni dalla diagnosi di leucemia acuta basato sul numero di giorni di neutropenia in quel periodo è stato pari a 4.85.

I pazienti con più giorni di neutropenia nei primi 100 giorni dopo la diagnosi di leucemia acuta, come quelli che non hanno raggiunto remissione dopo un primo ciclo di chemioterapia di induzione, hanno mostrato maggiore probabilità di sviluppare malattia fungina invasiva. ( Xagena_2010 )

Hammond SP et al, Am J Hematol 2010; 85: 695-699



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