Brentuximab vedotin migliora la sopravvivenza dopo il trapianto nel linfoma di Hodgkin


I pazienti con linfoma di Hodgkin ( HL ) che hanno assunto Brentuximab vedotin ( Adcetris ) come terapia di consolidamento subito dopo un trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT ) sono sopravvissuti in assenza di progressione di malattia, significativamente più a lungo rispetto ai pazienti che hanno assunto placebo.

Lo studio clinico di fase 3, AETHERA, ha messo a confronto l’uso del singolo agente Brentuximab vedotin e placebo su 329 pazienti con linfoma di Hodgkin a rischio recidiva.
Lo studio AETHERA ha soddisfatto l’endpoint primario. Il trattamento con Brentuximab vedotin ha prodotto un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto al placebo ( hazard ratio, HR=0.57; p value =0.001 ), equivalente al miglioramento della sopravvivenza libera da progressione pari al 75%.

La sopravvivenza libera da progressione è stata misurata per tutti i pazienti in studio dopo un minimo di due anni dall’inizio del trattamento.

Un’analisi intermedia pre-specificata della sopravvivenza complessiva non ha mostrato differenze statisticamente significative fra i bracci di trattamento. In entrambi i bracci i pazienti con linfoma di Hodgkin in progressione hanno ricevuto diverse terapie successive. In particolare, la maggior parte dei pazienti nel braccio di trattamento con placebo ha ricevuto Brentuximab vedotin dopo la progressione.

Il profilo di sicurezza di Brentuximab vedotin nello studio AETHERA è stato complessivamente in linea con le attuali informazioni riportate in scheda tecnica.

AETHERA è uno studio clinico di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo disegnato per valutare il potenziale di Brentuximab vedotin nell’estendere la sopravvivenza libera da progressione in seguito ad ASCT nei pazienti con linfoma di Hodgkin con almeno un fattore di rischio di progressione.

In aggiunta all’endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione, gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza complessiva, la sicurezza e la tollerabilità.
I pazienti hanno ricevuto Brentuximab vedotin oppure placebo ogni tre settimane per un tempo massimo di circa un anno.

Brentuximab vedotin è un ADC composto da un anticorpo monoclonale anti-CD30 legato, tramite un ligante scissibile dalle proteasi, all’agente antimicrotubulare monometilauristatina E ( MMAE ), che utilizza la tecnologia brevettata da Seattle Genetics.
L'ADC usa un sistema di legame disegnato per essere stabile nel torrente circolatorio e rilasciare la MMAE dopo internalizzazione nelle cellule tumorali che esprimono CD30.

Adcetris ha ricevuto l'autorizzazione all’immissione in commercio con riserva da parte della Commissione Europea nell'ottobre 2012 per due indicazioni: (1) trattamento dei pazienti adulti con linfoma di Hodgkin CD-30 positivo recidivante o refrattario in seguito ad ASCT, o in seguito ad almeno due precedenti terapie quando l’ASCT o la polichemioterapia non sono un’opzione terapeutica, e (2) il trattamento di pazienti adulti con linfoma anaplastico a grandi cellule recidivante o refrattario. ( Xagena_2014 )

Fonte: Takeda, 2014

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