Venclyxto, il primo inibitore della proteina BCL-2 approvato nell'Unione Europea, per il trattamento della leucemia linfatica cronica


La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio di Venetoclax ( Venclyxto ) in monoterapia per il trattamento della leucemia linfatica cronica ( LLC ) in pazienti adulti a) con delezione del cromosoma 17p o mutazione del gene TP53 che non sono idonei a ricevere il trattamento con un inibitore della via del recettore delle cellule B o nei quali è fallita tale terapia; b) senza delezione del cromosoma 17p o mutazione del gene TP53 per i quali è fallita sia la chemioimmunoterapia sia la terapia con un inibitore della via recettore delle cellule B.

La Commissione Europea ha approvato Venetoclax per os in monosomministrazione giornaliera, in grado di inibire in maniera selettiva la funzione della proteina BCL-2. Tale proteina previene la morte naturale di alcuni tipi di cellule, incluse le cellule cancerose.

L’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio viene concessa a un medicinale che risolve bisogni medici insoddisfatti, quando il beneficio della sua immediata disponibilità per i pazienti superi il rischio inerente la mancanza di dati completi.

Gli studi hanno dimostrato che Venclyxto è in grado di offrire tassi importanti di risposta globale sia nei pazienti con leucemia linfatica cronica e delezione 17p o mutazione del gene TP53 che nei soggetti senza delezione 17p o mutazione TP53 per cui il trattamento pregresso sia fallito.

L’approvazione di Venclyxto rappresenta una innovazione per quanto riguarda le opzioni di trattamento per i pazienti affetti da leucemia linfatica cronica che presentano la delezione del cromosoma 17p oppure la mutazione del gene TP53, che si trovano ad affrontare una prognosi generalmente sfavorevole.

Venetoclax è un inibitore selettivo della proteina BCL-2 ( B-cell lymphoma-2 ). La proteina BCL-2 impedisce l’apoptosi ( morte cellulare programmata ) di alcune cellule, fra le quali i linfociti, e può essere sovraespressa in alcune malattie tumorali. ( Xagena_2017 )

Fonte: Abbvie, 2017

Xagena_Medicina_2017