Bendamustina più Rituximab aumenta la sopravvivenza libera da progressione rispetto al regime chemioimmunoterapico R-CHOP nei pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente e con linfoma mantellare


La combinazione Bendamustina ( Levact ) più Rituximab ( MabThera ) nei pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente e con linfoma mantellare raddoppia la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), rispetto al trattamento standard CHOP ( Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina, Prednisone ) più Rituximab ( R-CHOP ).

La sopravvivenza mediana dei pazienti trattati con la combinazione Bendamustina e Rituximab è stata di 69,5 mesi contro 31,2 mesi di quelli trattati con il regime chemioimmunoterapico R-CHOP.

Il beneficio del trattamento Bendamustina e Rituximab è risultato statisticamente significativo in termini di sopravvivenza senza progressione, che si è mantenuto indipendentemente dall’età e in tutti i sottotipi di linfoma non-Hodgkin, linfoma follicolare, linfoma mantellare e macroglobulinemia di Waldenstrom, con l’eccezione del linfoma della zona marginale, in cui il beneficio comunque non è stato inferiore.

I risultati, inoltre, hanno indicato che per la prima volta un regime terapeutico semplificato ha determinato una percentuale di risposta completa superiore a quella ottenuta da R-CHOP in uno studio randomizzato: 40% nel gruppo Bendamustina e Rituximab contro 30,0% nel gruppo R-CHOP ( p=0,021 ).

Nel gruppo Bendamustina e Rituximab sono stati rilevati meno effetti collaterali rispetto al gruppo R-CHOP, con una percentuale di gravi eventi avversi del 19% nel gruppo Bendamustina e Rituximab, contro il 29% dei pazienti trattati con R-CHOP.
Nei pazienti che hanno ricevuto Bendamustina e Rituximab è stata riscontrata una minore mielosoppressione, con neutropenia grave verificatasi nel 29% dei soggetti, contro il 69% di quelli del gruppo R-CHOP.
Con il regime Bendamustina e Rituximab sono diminuite in maniera significativa anche le infezioni, che sono un effetto collaterale importante della chemioimmunoterapia.
Un effetto collaterale comunemente riconosciuto della terapia R-CHOP è la caduta dei capelli; problema che, tuttavia, non è stato riportato da nessuno dei pazienti del gruppo Bendamustina e Rituximab ( p inferiore a 0,0001 ).

Il linfoma non-Hodgkin ( NHL ) è il decimo tumore più diffuso al mondo; con 356.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno, secondo le stime del 2008, riguarda due tumori ematologici su cinque.
Nell’Unione Europea, la sua incidenza media stimata nel 2008 è di 10,8 ogni 100.000 abitanti, con il picco più alto nei soggetti di sesso maschile del Lussemburgo ( circa 19 casi ogni 100.000 ). ( Xagena_2013 )

Fonte: The Lancet, 2013

Xagena_Medicina_2013