Daratumumab nella terapia di prima linea è conveniente nei pazienti eleggibili al trapianto con mieloma di nuova diagnosi


I regimi a tripletta, come Lenalidomide, Bortezomib e Desametasone ( RVd ) o Talidomide, Bortezomib e Desametasone ( VTd ), sono terapie di induzione standard per i pazienti idonei al trapianto con mieloma multiplo di nuova diagnosi ( NDMM ).

L'aggiunta di Daratumumab ( Darzalex ) a RVd e VTd è stata studiata rispettivamente negli studi GRIFFIN e CASSIOPEIA, con conseguente miglioramento del tasso di negatività della malattia minima residua ( MRD ).

È stata condotta un'analisi costo-efficacia con un orizzonte temporale di 10 anni per confrontare l'uso di prima linea e di seconda linea di Daratumumab nei pazienti idonei al trapianto con mieloma multiplo di nuova diagnosi.

Poiché i dati di follow-up a lungo termine per questi studi clinici non sono ancora disponibili, è stato sviluppato un modello di Markov che utilizza lo stato MRD per prevedere la sopravvivenza libera da progressione.

Daratumumab è stato utilizzato in prima linea in combinazione con RVd o VTd o in seconda linea con Carfilzomib più Desametasone ( Kd ).
Gli anni-vita aggiustati per la qualità ( QALY ) e i rapporti incrementali di costo-efficacia sono stati calcolati dal punto di vista del paziente pagante giapponese e statunitense.

Nell'analisi giapponese, D-RVd ha mostrato QALY più elevati ( 5.43 vs 5.18) e costi inferiori rispetto a RVd, e D-VTd ha mostrato QALY più elevati ( 5.67 vs 5.42 ) e costi inferiori rispetto a VTd.

Allo stesso modo, l'analisi statunitense ha dimostrato il predominio di una strategia che incorpora Daratumumab nei regimi di trattamento di prima linea.

Dato che i costi complessivi sono ridotti e i risultati sono migliori quando Daratumumab è utilizzato come parte di un regime di prima linea, l'analisi economica ha indicato che l'aggiunta di Daratumumab ai regimi RVd e VTd di prima linea è una strategia dominante rispetto all'impiego come seconda linea. ( Xagena_2022 )

Yamamoto C et al, Blood 2022; 140: 594-607

Xagena_Medicina_2022