Linfoma a cellule B: il trattamento chemioterapico associato a Rituximab permette di evitare la radioterapia


La chemioterapia con Rituximab ( MabThera ) per via infusionale, aggiustando il dosaggio ( regime DA-EPOCH-R ) può consentire ai pazienti con linfoma a cellule B primitivo del mediastino di evitare la radioterapia.

Dopo un follow-up mediano di 5 anni, tra i 51 pazienti trattati in questo modo, la sopravvivenza globale ( OS ) è stata del 97% e quella libera da eventi del 93%.

Sono poi stati presi in considerazione i risultati di uno studio retrospettivo con lo stesso regime riguardante un altro Centro per verificare in maniera indipendente gli esiti.
Questo studio, su 16 pazienti, ha mostrato una sopravvivenza libera da progressione a 3 anni del 100%.

I risultati sono apparsi duraturi nella popolazione trattata ( che era giovane, con un’età mediana di 30 anni ), senza alcuna morbilità tardiva o tossicità cardiaca.

Anche se non esiste uno standard unico per il confronto in questo tipo di linfoma, il risultato ottenuto sembra essere un miglioramento rispetto a quelli riportati con altri regimi.

Il gruppo di ricercatori aveva già verificato un regime intensivo con aggiustamento della dose chiamato DA-EPOCH ( a base di: Doxorubicina, Etoposide, Prednisone, Vincristina e Ciclofosfamide ) senza radioterapia, ma non aveva ottenuto risultati migliori.
Dopo 16 anni di follow-up la sopravvivenza libera da eventi era risultata del 67% e quella globale del 78%.

La novità di questo nuovo studio è l’aggiunta a questo regime dell’anticorpo monoclonale Rituximab ( DA-EPOCH-R ), che ha prodotto un miglioramento significativo di entrambi gli endpoint ( P=0.007 e P=0.01, rispettivamente ).

Lo studio di fase II, prospettico, ha coinvolto 51 pazienti naive-al-trattamento con un linfoma primario a cellule B del mediastino trattati con il regime DA-EPOCH-R somministrato per 6-8 cicli in base alla risposta al trattamento, più Filgrastim come terapia di supporto.

La coorte trattata aveva una malattia abbastanza avanzata, il 65% aveva un tumore di grosse dimensioni ( 10 cm di diametro o più ), il 78% livelli elevati di lattico deidrogenasi e il 29% una malattia in stadio IV.

Dopo un follow-up di durata compresa tra 10 mesi e 14 anni, solo due pazienti ( 4% ) trattati con il regime DA-EPOCH-R erano in remissione completa.
Uno, in seguito, è deceduto di leucemia mieloide acuta, pur essendo ancora in remissione rispetto al linfoma primario.

La frazione di eiezione ventricolare, misurata in 42 pazienti come indicatore della tossicità cardiaca, è rimasta nella norma fino a 10 anni dopo il trattamento. ( Xagena_2013 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2013

Xagena_Medicina_2013