Studio EPCORE NHL-1: Epcoritamab in monoterapia nei pazienti con linfoma a grandi cellule B recidivato / refrattario


Sono stati presentati i dati aggiornati dello studio EPCORE NHL-1, nel quale Epcoritamab ( Epkinly ), un anticorpo bispecifico, è stato valutato in monoterapia nei pazienti con linfoma a grandi cellule B recidivato / refrattario.

Dai nuovi dati dello studio EPCORE NHL-1 è emerso che il trattamento con Epcoritamab in monoterapia continua a produrre risposte profonde e durature, ed esiti a lungo termine favorevoli, con un profilo di sicurezza gestibile, nei pazienti con linfoma a grandi cellule B recidivato / refrattario. Nella nuova analisi, con un follow-up di 20 mesi, il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) è risultato superiore al 60% e quello di risposta completa circa del 40%. Inoltre, la mediana della durata della risposta ( DoR ) è risultata superiore all’anno ( 15,5 mesi ) e le risposte si sono ottenute rapidamente, dopo un tempo mediano di poco più di un mese ( 1,4 mesi ).

Nello studio EPCORE NHL-2, l’aggiunta di Epcoritamab al regime R2 ha prodotto riposte profonde e durature in un’ampia coorte di pazienti con linfoma follicolare recidivato / refrattario, con un tasso di risposte obiettive di quasi il 100%, un tasso di riposta metabolica completa di quasi il 90%.

Epcoritamab è un nuovo anticorpo bispecifico first-in-class CD20xCD3 che si somministra per via sottocutanea.

EPCORE NHL-1 è uno studio multicentrico internazionale di fase 1/2 che ha arruolato pazienti con neoplasie a cellule B mature recidivate / refrattarie, CD20-positive.
I pazienti eleggibili dovevano avere un performance status ECOG non-superiore a 2 ed essere stati sottoposti in precedenza ad almeno due linee di terapia, comprendenti almeno un anticorpo monoclonale anti-CD20. Inoltre, era consentito un precedente trattamento con le cellule CAR-T.

I partecipanti sono stati trattati con Epcoritamab per via sottocutanea al dosaggio raccomandato per la fase 2, cioè 48 mg una volta a settimana durante i primi tre cicli, ogni 2 settimane durante i cicli da 4 a 9 e una volta ogni 4 settimane dal ciclo 10 in poi.
Il trattamento è proseguito fino a progressione della malattia o al manifestarsi di una tossicità inaccettabile.

L'endpoint primario dello studio era il tasso di risposta obiettivo valutato da un Comitato di revisori indipendenti, mentre gli endpoint secondari chiave comprendevano la durata della risposta, il tempo di risposta, la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), la sopravvivenza globale ( OS ), il tasso di risposta completa, e la sicurezza / tollerabilità.

La popolazione presa in esame era formata in gran parte da pazienti con alta refrattarietà.
Nei 157 pazienti con linfoma a grandi cellule B recidivato / refrattario, la mediana delle precedenti linee di terapia era pari a 3 ( intervallo: 2-11 ) e il 70% dei pazienti era già stato sopposto ad almeno 3.
Il 61% dei pazienti aveva mostrato una refrattarietà primaria e l’83% era risultata refrattaria all'ultima terapia sistemica, mentre tre quarti dei pazienti erano risultati refrattari ad almeno due linee consecutive di terapia.
Il 39% dei pazienti era stato sottoposto a una terapia con cellule CAR-T, e il 75% di questi era andato in progressione entro 6 mesi dalla somministrazione delle CAR-T.

Al momento del cut-off dei dati ( 18 novembre 2022 ), nei 157 pazienti con linfoma a grandi cellule B arruolati nello studio, 36 erano ancora in trattamento con Epcoritamab.
Il tasso di risposta obiettiva è stato del 63%, con un tasso di risposta completa del 39,5% e un tasso di risposta parziale del 22%.

Nel sottogruppo di 139 pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B, il tasso di risposta obiettiva è stato del 62% e il tasso di risposta completa del 40%.

La durata mediana della risposta completa è stata di 20,8 mesi sia considerando l’intera coorte di pazienti con linfoma a grandi cellule B sia il sottogruppo con linfoma diffuso a grandi cellule B.

La sopravvivenza mediana globale è stata pari a 18,5 mesi ( IC 95%: 11,7-NR ) nell’intera coorte con linfoma a grandi cellule B e 19,4 mesi ( IC 95%: 11,7-NR ) nel sottogruppo con linfoma diffuso a grandi cellule B.
Nei 62 pazienti con linfoma a grandi cellule B che hanno raggiunto una risposta completa è stata stimata una sopravvivenza senza progressione a 12 e a 15 mesi, rispettivamente, dell’87% e 81% e una sopravvivenza globale a 12 e a 15 mesi, rispettivamente, del 95% e 88%. Nel sottogruppo di pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B, i tassi corrispondenti sono risultati, rispettivamente, dell’86% e 80% per la sopravvivenza senza progressione, e 94% e 89% per la sopravvivenza globale.

Nello studio EPCORE-NHL-1 Epcoritamab ha mostrato un profilo di sicurezza gestibile.
La maggior parte degli eventi avversi è stata di basso grado e si è manifestata per lo più durante i primi 3 cicli di trattamento.

Gli eventi avversi più comuni di qualsiasi grado emersi nel corso del trattamento sono stati la sindrome da rilascio di citochine ( CRS ) ( 51% ), la neutropenia ( 24% ), la piressia ( 24% ), l’affaticamento ( 23% ), la nausea ( 22% ) e la diarrea ( 21% ).

La sindrome da rilascio di citochine ( CRS ) è stata principalmente di basso grado, con sviluppo in genere dopo la prima dose piena di Epcoritamab, con un esordio dopo un tempo mediano di 20 ore dopo la prima dose piena. La sindrome è andata incontro a risoluzione nel 99% dei casi ed entro un tempo mediano di 2 giorni. ( Xagena_2023 )

Fonte: European Hematology Association ( EHA ) Annual Meeting 2023

Xagena_Medicina_2023