Leucemia mieloide cronica: nessun impatto dell'età sul risultato del trattamento di prima linea con Imatinib


L'età mediana dei pazienti con leucemia mieloide cronica (CML ) è di circa 60 anni, e l'età è ancora considerata un importante fattore prognostico, inclusa nel punteggio di rischio Sokal e EURO. Tuttavia, sono disponibili pochi dati sulla prognosi a lungo termine nei pazienti anziani trattati con Imatinib ( Glivec, Gleevec ).

E' stata analizzata la relazione tra l’età e gli esiti in 559 pazienti in fase cronica precoce di leucemia mieloide cronica arruolati in 3 studi clinici prospettici del Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell'Adulto CML Working Party, trattati con Imatinib in prima linea, con un follow-up mediano di 60 mesi.
Erano presenti 115 pazienti anziani ( 65 anni o più; 21% ).

I tassi di risposta citogenetica completa e molecolare maggiore sono risultati simili nei due gruppi di età.

Nei pazienti più anziani, la sopravvivenza libera da eventi ( 55% vs 67% ), la sopravvivenza libera da insuccesso ( 78% vs 92% ), la sopravvivenza libera da progressione ( 62% vs 78% ) e la sopravvivenza globale ( 75% vs 89%) sono state significativamente inferiori ( tutti P inferiori a 0.01 ) a causa di una maggiore percentuale di decessi avvenuti con risposta ematologica completa, pertanto non-collegati alla progressione della leucemia mieloide cronica ( 15% vs 3%, P inferiore a 0.0001 ).
Il risultato è stato simile una volta che quei decessi non sono stati considerati.

Questi dati hanno mostrato che la risposta a Imatinib non viene influenzata dall'età e che il tasso di mortalità legato a leucemia mieloide cronica è simile in entrambi i gruppi di età. ( Xagena_2011 )

Gugliotta G et al, Blood 2011; 117: 5591-5599



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