Prima recidiva di leucemia linfoblastica acuta in pazienti pediatrici: nessuna differenza sulla sopravvivenza utilizzando alti e intermedi dosaggi di Metotrexato


Il Metotrexato ad alto dosaggio è stato ampiamente impiegato nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta.

Ricercatori appartenenti al ALL-REZ-BFM Study Group hanno compiuto uno studio prospettico per chiarire quale fosse il dosaggio ottimale del Metotrexato nei pazienti in età pediatrica con recidiva di leucemia linfoblastica acuta.

Allo studio hanno preso parte 269 bambini con una prima recidiva a carico del midollo osseo isolata ( n= 156 ) o combinata ( n=68 ), oppure con una qualsiasi recidiva extramidollare isolata ( n=45 ) di leucemia linfoblastica acuta a precusori B ( escludendo la recidiva midollare molto precoce entro 18 mesi dalla diagnosi iniziale ).
Questi pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere infusioni di Metotrexato 1g/m2 nell’arco di 36 ore ( dosaggio intermedio ) oppure 5g/m2 nell’arco di 24 ore ( alto dosaggio ), durante 6 ( oppure 4 ) cicli polichemioterapici intensivi.

La terapia di induzione intensiva/consolidamento è stata seguita da irradiazione craniale e da terapia di mantenimento a dose convenzionale.

Un totale di 55 bambini avevano ricevuto trapianto di cellule staminali.

Dopo un periodo osservazionale mediano di 14.1 anni, la probabilità di sopravvivenza libera da eventi era 0.36 per il gruppo a dosaggio intermedio ( n=141 ) e 0.38 per il gruppo ad alto dosaggio ( n= 128; p=0.919 ).

I due gruppi non differivano in termini di fattori prognostici ed altri parametri terapeutici.

In conclusione, le infusioni di Metotrexato a 5g/m2 per 24 ore, rispetto a 1g/m2 per 36 ore, non sono risultate associate ad aumentato controllo della malattia nella leucemia linfoblastica acuta a precursori B, recidivata, nei pazienti in età pediatrica. ( Xagena_2008 )

von Stackelberg A et al, Blood 2008; 111; 2573-2580



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XagenaFarmaci_2008