Obinutuzumab nel trattamento del linfoma follicolare


Una analisi dello studio GALLIUM ha confermato l’efficacia di Obinutuzumab ( Gazyvaro ), un anticorpo monoclonale anti-CD20, nei pazienti affetti da linfoma follicolare con alta carica tumorale, come trattamento di prima linea.

Lo studio di fase 3 GALLIUM aveva arruolato 1202 pazienti con linfoma follicolare, che erano stati randomizzati a ricevere Obinutuzumab più chemioterapia ( G-chemio, braccio A ) o Rituximab [ MabThera ] più chemioterapia ( R-chemio, braccio B ).

A una mediana di follow-up pari a 34.5 mesi ( intervallo: 0–54.5 ), l’analisi a interim ha evidenziato nel braccio A una significativa riduzione del rischio di progressione di malattia rispetto al braccio B, oltre che una riduzione del rischio di recidiva o di mortalità ( sopravvivenza senza progressione [ PFS ] stimata a 3 anni pari a 80% nel gruppo A versus 73.3% nel gruppo B ).

Analoghi risultati sono stati raggiunti da un Panel di revisori indipendenti sia in termini di sopravvivenza libera da progressione sia di altri obiettivi, con un tasso di risposta simile nei due gruppi ( 88.5% nel gruppo A e 86.9% nel gruppo B ).

Una analisi di sottogruppo condotta sulla sola popolazione giapponese ha rafforzato le evidenze emerse nello studio GALLIUM.
Nel nuovo studio 123 pazienti con linfoma follicolare sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Obinutuzumab più chemioterapia ( G-chemio, n=65 ) oppure Rituximab più chemioterapia ( R-chemio, n = 58 ).
I pazienti che ottenevano una risposta al trattamento ricevevano una terapia di mantenimento con lo stesso anticorpo per 2 anni ogni 2 mesi.
L’obiettivo primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).

I risultati hanno evidenziato per il gruppo G-chemio tassi di sopravvivenza libera da progressione a 3 anni dell’89.9% versus 74.7% nel gruppo R-chemio, confermando che la combinazione Obinutuzumab più chemioterapia, con mantenimento, è associata a una maggiore sopravvivenza senza progressione rispetto allo standard di immunochemioterapia con Rituximab. ( Xagena_2018 )

Fonte: International Journal of Hematology, 2018

Xagena_Medicina_2018