Lenalidomide nel trattamento del mieloma multiplo


Confronto fra la terapia con Lenalidomide più Desametasone impiegata nella prima ricaduta e la terapia di salvataggio successiva in pazienti affetti da mieloma multiplo recidivo o refrattario

Sono stati valutati i benefici dell’inizio della terapia con Lenalidomide ( Revlimid ) più Desametasone alla prima ricaduta in un’analisi prospettica sui sottoinsiemi di due vasti studi di fase III sul mieloma multiplo recidivo o refrattario ( MM-009 /MM-010 ).

Lo studio ha mostrato che i pazienti che hanno ricevuto una terapia precedente hanno registrato un miglioramento significativo in confronto a coloro che ne hanno ricevute due o più. Risultati significativi hanno incluso un miglioramento nel tempo mediano alla progressione della malattia ( 17.1 mesi vs 10.6 mesi; P=0.026 ), della sopravvivenza mediana libera da progressione ( 14.1 mesi vs 9.5 mesi; P=0.047 ), del tasso di risposta generale ( 66.9% vs 56.8%; P=0.06 ) e della sopravvivenza generale mediana ( 42.0 mesi vs 35.8 mesi; P=0.041 ).

Gli eventi avversi più comuni di grado 3 e 4 per i pazienti nei bracci a una terapia precedente e a due terapie precedenti sono risultati neutropenia ( 41.4% vs 31.8% ), infezione ( 18.0% vs 13.2% ), trombocitopenia ( 12% vs 15.5% ), e anemia ( 9.8% vs 11.4% ).

Sulla base di tali risultati, è stato concluso che l’impiego di Lenalidomide più Desametasone fin dai primi stadi della malattia mostra miglioramenti significativi nel tempo alla progressione, nella sopravvivenza libera da progressione e generale, e nella qualità della risposta. ( Xagena_2009 )

Fonte: Celgene, 2009

Onco2009 Emo2009 Farma2009

XagenaFarmaci_2009