Linfoma non-Hodgkin a cellule B associato a HIV: Rituximab più chemioterapia infusionale EPOCH simultanea è altamente efficace


Rituximab ( MabThera ) più chemioterapia per via endovenosa in bolo è un trattamento standard nei pazienti immunocompetenti con linfoma non-Hodgkin a cellule B.
Alcuni studi hanno suggerito che il Rituximab sia associato a tossicità eccessiva nel linfoma non-Hodgkin associato al virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), e che la chemioterapia infusionale possa risultare più efficace.

È stato condotto uno studio randomizzato di fase 2 di valutazione del Rituximab ( 375 mg/m² ), somministrato o in concomitante, prima di ogni ciclo chemioterapico infusionale di Etoposide, Vincristina, Doxorubicina, Ciclofosfamide e Prednisone ( EPOCH ), o successivamente ( settimanalmente per 6 settimane ), dopo il completamento di tutta la chemioterapia nei linfomi non-Hodgkin associati al virus HIV.

La terapia EPOCH consisteva in un’infusione endovenosa nell’arco di 96 ore di Etoposide, Doxorubicina e Vincristina più Prednisone orale, seguita da bolo endovenoso di Ciclofosfamide somministrata ogni 21 giorni per 4-6 cicli. Nel braccio di studio con terapia simultanea, 35 dei 48 pazienti valutabili ( 73% ) hanno avuto una risposta completa. Nel braccio di studio con terapia sequenziale, 29 dei 53 pazienti valutabili ( 55% ) hanno avuto una risposta completa.

L'endpoint primario di efficacia è stato raggiunto solo per il braccio di terapia simultanea.

La tossicità è stata paragonabile nei due bracci, anche se i pazienti con una conta CD4 al basale inferiore a 50/microl hanno avuto un elevato tasso di mortalità infettiva nel braccio di terapia simultanea.

In conclusione, Rituximab più terapia concomitante, infusionale, EPOCH rappresenta un regime terapeutico efficace per il linfoma associato ad HIV. ( Xagena_2010 )

Sparano JA et al, Blood 2010; 115: 3008-3016



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