Mieloma multiplo recidivato o refrattario: associazione Isatuximab, Pomalidomide e Desametasone


Isatuximab ( Sarclisa ) riduce significativamente il rischio di progressione o morte rispetto allo standard di cura nei pazienti in fase avanzata di mieloma multiplo.
Cronicizzare la malattia, allungare sempre di più il tempo senza recidive e con una migliore qualità di vita, questo è l'obiettivo nel mieloma multiplo ( MM ).

In Italia secondo l’Associazione Italiana Oncologia Medica ( AIOM ) dal 2014 al 2019 i casi sono aumentati del 9%, passando da 5.200 a 5.700, di cui 3 mila uomini e 2.700 donne.

Isatuximab è un anticorpo monoclonale ( mAb ) diretto contro CD-38 che si somministra per via endovenosa in combinazione con Pomalidomide e Desametasone ( Pom-Dex ) a pazienti adulti che hanno ricevuto almeno due precedenti trattamenti, tra cui Lenalidomide e un inibitore del proteasoma, e che hanno mostrato progressione della malattia durante l’ultima terapia.
L’associazione dei tre farmaci, Isatuximab, Pomalidomide e Desametasone ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di progressione di malattia o di morte rispetto al solo regime Pom-Dex.
Un beneficio terapeutico è stato osservato anche in alcuni sottogruppi di pazienti particolarmente fragili, che ben rappresentano la pratica clinica del mondo reale, come quelli di età pari o superiore a 75 anni o con insufficienza renale. Come dimostra lo studio clinico registrativo internazionale di fase 3 ICARIA-MM pubblicato su The Lancet.

Isatuximab è un anticorpo monoclonale che si lega al recettore CD38, un bersaglio altamente e uniformemente espresso sulla superficie delle cellule del mieloma multiplo.
Lo studio clinico di fase 3 ICARIA ha dimostrato che la terapia di associazione con Isatuximab produce un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da progressione.
Il tempo mediano di sopravvivenza libera da progressione di malattia è risultato significativamente incrementato nel braccio trattato con la combinazione, rispetto al braccio trattato con il solo regime Pom-Dex.
Da una analisi intermedia si evince che la combinazione Isatuximab Pom-Dex mostra un forte trend riguardo al beneficio di sopravvivenza rispetto al controllo.


E' stata anche indagata l’efficacia della combinazione di Isatuximab con Carfilzomib e Desametasone ( Studio IKEMA ) dimostrando di ridurre significativamente il rischio di progressione della malattia o di morte rispetto allo standard di cura.
La terapia combinata, ha, inoltre, permesso di raggiungere livelli non-rilevabili di mieloma multiplo in una percentuale significativa di pazienti.

La Commissione Europea ha approvato l’indicazione di Isatuximab per il trattamento del mieloma multiplo recidivato o refrattario in seconda linea. ( Xagena_2021 )

Fonte: Sanofi, 2021

Xagena_Medicina_2021