Leucemia linfoblastica acuta recidivante: sindrome da rilascio di citochine con sepsi dopo trattamento con Rituximab
Ricercatori tedeschi hanno riportato il caso di un ragazzo di 14 anni con una recidiva molto precoce di leucemia linfoblastica acuta pre-B e di astrocitoma anaplastico di grado III WHO.
L’astrocitoma è stato parzialmente asportato, e successivamente trattato con irradiazione e chemioterapia, mentre la recidiva leucemica è risultata refrattaria alla terapia di salvataggio.
Il paziente è stato sottoposto a trattamento con Rituximab ( Mabthera/Rituxan ), un anticorpo monoclonale anti-CD20 chimerico ( topo/uomo ).
Dopo la somministrazione per infusione di una piccola quantità di farmaco, il paziente ha lamentato un attacco acuto di dolore alla regione lombare.
Due giorni più tardi, dopo la ri-somministrazione di Rituximab, il paziente ha sviluppato una sindrome di risposta infiammatoria sistemica ( SIRS ) ed è morto, probabilmente a causa della sindrome da rilascio di citochine associata a sepsi.
Il trattamento con Rituximab è generalmente ben tollerato, particolarmente riguardo agli effetti ematologici avversi e alle infezioni, rispetto alla terapia standard dei tumori ematologici.
Reazioni associate all’infusione si presentano nella maggior parte dei pazienti trattati con Rituximab e si manifestano principalmente come sintomi simil-influenzali in forma lieve-moderata che si riducono di frequenza con le successive infusioni.
Tuttavia, è stato dimostrato che alcuni pazienti, dopo somministrazione di Rituximab, possono sviluppare gravi reazioni avverse associate al farmaco ( es. broncospasmo, ipotensione ).
Queste reazioni sono generalmente controllate mediante appropriati interventi.
Sono segnalati rari casi ad esito fatale. ( Xagena_2006 )
Fonte:
1) Seifert DP et al, Haematologica 2006; 91 ( 6 Suppl ): ECR23
2) Plosker GK, Figgitt DP, Drugs 2003: 63: 803-843
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