Tecartus, la terapia CAR-T per il linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario


Tecartus ( Brexucabtagene autoleucel; Brexu-cel ) è una terapia CAR-T per il linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario.
È il primo trattamento CAR-T autorizzato per il trattamento del linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario da parte dell'Agenzia regolatoria italiana, AIFA.

Brexu-cel è una immunoterapia cellulare basata sull’utilizzo di cellule CAR-T ( cellule T che esprimono un recettore chimerico in grado di riconoscere e legare un antigene espresso sulle cellule tumorali ) approvata per il trattamento dei pazienti adulti con linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario.
Brexu-cel può essere utilizzato dopo che il paziente ha ricevuto 2 o più linee della terapia sistemica, tra le quali un inibitore della tirosin chinasi di Bruton ( BTK ).

L’autorizzazione si è basata sui dati di ZUMA-2, uno studio multicentrico di fase 2, a singolo braccio, condotto in aperto in venti Centri in Europa e negli Stati Uniti, che ha arruolato 74 pazienti adulti con linfoma mantellare R/R già sottoposti in precedenza ad almeno 2 linee di terapia sistemica.
Il trattamento, somministrato a 68 pazienti, ha prodotto un tasso di risposta globale ( ORR ) del 93%, con il 67% dei pazienti che ha ottenuto una risposta completa dopo una singola infusione di Brexu-cel.
Riguardo alla sicurezza sono stati osservati la sindrome da rilascio di citochine ( CRS ) e tossicità neurologica, di grado 3 o superiore, rispettivamente nel 15% e nel 31% dei pazienti.

Il linfoma mantellare è un linfoma non-Hodgkin a cellule B che rappresenta il 3-6% dei linfomi non-Hodgkin, e presenta generalmente un decorso clinico aggressivo.
La prevalenza stimata è di circa 1/25.000. Il linfoma mantellare colpisce gli adulti di mezza età, soprattutto attorno ai 65 anni, e più spesso il sesso maschile ( in rapporto di 4 a 1 ).
I pazienti con linfoma mantellare recidivato / refrattario dopo due o più linee di terapia sistemica, incluso un inibitore della tirosin chinasi di Bruton, hanno una prognosi sfavorevole, con una sopravvivenza globale mediana da 6 a 10 mesi. ( Xagena_2021 )

Fonte: Kite Pharma ( Gilead Sciences ), 2021

Xagena_Medicina_2021