Progressi nelle tecniche di imaging e nella gestione della malattia ossea associata al mieloma


La malattia osteolitica è una complicazione importante del mieloma multiplo che può portare a devastanti eventi correlati all'apparato scheletrico.

La radiografia convenzionale rimane il gold standard per la valutazione della malattia ossea nei pazienti affetti da mieloma. Tuttavia, la risonanza magnetica a corpo intero è raccomandata nei pazienti con una normale radiografia convenzionale e dovrebbe essere eseguita come parte della stadiazione in tutti i pazienti con un plasmocitoma solitario osseo.

La risonanza magnetica urgente è anche la procedura diagnostica di scelta per valutare la sospetta compressione del midollo, mentre la tomografia computerizzata può guidare la biopsia dei tessuti. La tomografia a emissione di positroni con la tomografia computerizzata è in grado di fornire informazioni complementari alla risonanza magnetica, ma il suo impiego nel trattamento del mieloma multiplo deve essere meglio definito da ulteriori studi. Anche l'incorporazione di anomali risultati alla risonanza magnetica nella definizione di mieloma sintomatico ha bisogno di essere chiarita.

I bisfosfonati rimangono pietra miliare per la gestione del mieloma.
Pamidronato ( Aredia ) e Acido Zoledronico ( Zometa ) per via endovenosa sono ugualmente efficaci nel ridurre gli eventi correlati all'apparato scheletrico, mentre l'Acido Zoledronico sembra offrire benefici di sopravvivenza nei pazienti sintomatici.
È necessaria cautela per evitare eventi avversi, quali insufficienza renale e osteonecrosi della mandibola.

Nuovi farmaci anti-riassorbimento osseo, come Denosumab ( Xgeva ), hanno dato risultati incoraggianti, ma sono necessari ulteriori studi prima della loro approvazione per la gestione del mieloma.

Approcci combinati con nuovi agenti anti-mieloma, come Bortezomib ( Velcade ) ( che ha effetti anabolici sull’osso ) con bifosfonati o con farmaci che potenziano la funzione degli osteoblasti, come agenti anti-dickkopf-1, farmaci anti-sclerostina, o Sotatercept, potrebbero modificare la gestione del mieloma nel prossimo futuro. ( Xagena_2011 )

Terpos E et al, J Clin Oncol 2011; 29: 1907-1905



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