Trattamento delle neoplasie mieloproliferative Philadelphia-negative


Dopo che William Dameshek ha descritto il concetto di malattie mieloproliferative individuando le caratteristiche cliniche comuni ( es. emorragia, trombosi e trasformazione leucemica ) della policitemia vera, trombocitemia essenziale e mielofibrosi primaria, l'avvento della biologia molecolare ha fornito sostanziali informazioni molecolari sulla biopatologia delle neoplasie mieloproliferative.

Recentemente, è stata identificata una mutazione a guadagno di funzione di JAK2 ( JAK2V617F ) nella forma classica di neoplasia mieloproliferativa Philadelphia-negativa ( Ph- ), fornendo così un obiettivo razionale verso cui indirizzare le nuove strategie terapeutiche.
Inoltre, la caratterizzazione molecolare delle neoplasie mieloproliferative atipiche Ph-negative ( ad esempio, la mutazione KITD816V nella mastocitosi e i riarrangiamenti del recettore PDGF nella sindrome ipereosinofila / leucemia eosinofila cronica ) completa la conoscenza molecolare di questa famiglia di malattie eterogenee.

Attualmente, sono in corso studi clinici per testare i diversi inibitori di JAK2 nella policitemia vera e trombocitemia essenziale così come nella mielofibrosi primaria e secondaria.
I primi dati hanno indicato che, nonostante l'evidente attività clinica in termini di riduzione del volume della milza e miglioramento dei sintomi costituzionali, questi inibitori potrebbero non essere sufficienti a ridurre la gravità della malattia.

Per questi motivi, le strategie di trattamento alternative e ben definite, come ad esempio l’inibizione dell'aggregazione piastrinica da parte dell'Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) a basso dosaggio, i farmaci citotossici ( ad es. Idrossiurea ), la terapia immunomodulante e modulante dello stroma con Interferone, gli inibitori della tirosin-chinasi e, in casi selezionati, il trapianto allogenico di cellule staminali sono le opzioni di trattamento ancora più importanti per i pazienti affetti da neoplasie mieloproliferative. ( Xagena_2010 )

Wolf D et al, Curr Cancer Drug Targets 2010; 11: 44-55



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