Idrossiurea e Pipobromano nel trattamento della policitemia vera


L’impatto generale del trattamento con Idrossiurea ( Onco Carbide ) o Pipobromano ( Vercite ) sugli esiti a lungo termine di pazienti con policitemia vera non è stato valutato in studi randomizzati.

Sono stati riportati i risultati dell’analisi finale dello studio French Polycythemia Study Group ( FPSG ), in cui 285 pazienti di età inferiore a 65 anni sono stati assegnati in maniera casuale a Idrossiurea o a Pipobromano come terapia di prima linea.

I risultati dello studio FPSG sono stati aggiornati con un follow-up mediano di 16.3 anni.

L’analisi statistica è stata effettuata utilizzando la popolazione per intention-to-treat e in accordo con il principale trattamento ricevuto.

La sopravvivenza mediana è stata di 17 anni per l’intera coorte, 20.3 anni per il braccio Idrossiurea e 15.4 anni per quello Pipobromano ( P=0.008 ) e ha mostrato differenze significative da quella della popolazione generale.

A 10, 15 e 20 anni, l’incidenza cumulativa di leucemia mieloide acuta o sindrome mielodisplastica è stata pari a 6.6%, 16.5% e 24% nel braccio Idrossiurea, 13%, 34% e 52% in quello Pipobromano ( P=0.004 ).

L’incidenza cumulativa di mielofibrosi a 10, 15 e 20 anni in accordo con il principale trattamento ricevuto 15%, 24% e 32% con Idrossiurea versus 5%, 10% e 21% con Pipobromano ( P=0.02 ).

In conclusione, i dati da questo studio unico randomizzato che ha confrontato Idrossiurea con un altro farmaco citoriduttivo nella policitemia vera ha mostrato che (1) la sopravvivenza di pazienti con policitemia vera trattati con agenti convenzionali differisce dalla sopravvivenza nella popolazione generale, (2) l’evoluzione a leucemia mieloide acuta o sindrome mielodisplastica è la prima causa di morte, (3) il Pipobromano è leucemogeno e non è adatto per la terapia di prima linea e (4) l’incidenza dell’evoluzione a leucemia mieloide acuta o sindrome mielodisplastica con Idrossiurea è più alta di quella riportata in precedenza, anche se si dovrebbe prendere in considerazione la naturale evoluzione della policitemia vera.( Xagena_2011 )

Kiladjian JJ et al, J Clin Oncol 2011; 29: 3907-3913



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