L'attività del trattamento di seconda linea per leucemia linfoblastica acuta con Asparaginasi pegilata di Escherichia coli è determinata dai livelli dell'anticorpo anti-asparaginasi di Escherichia coli
Le reazioni di ipersensibilità limitano l'uso dell'enzima antileucemico Asparaginasi ( ASE ).
Sono stati valutati i livelli di anticorpi contro ASE di Escherichia coli e l'attività di ASE in 1221 campioni di siero di 329 pazienti affetti da leucemia linfoblastica acuta che hanno ricevuto il trattamento con Aspraginasi, seguendo il protocollo ALL-BFM 2000 o ALL-REZ BFM 2002 per malattia primaria o recidivante.
L'attività dell’Asparaginasi durante il trattamento di prima linea con pazienti nuovi ad ASE di Escherichia coli e durante il trattamento di seconda linea con Asparaginasi pegilata di E. coli è stata inversamente correlata ai livelli di anticorpo anti-ASE di Escherichia coli ( P inferiore a 0.0001; indice di correlazione per ranghi di Spearman ).
Un effetto sull'attività di ASE durante il trattamento di seconda linea con Asparaginasi pegilata di E. coli è stato tuttavia osservato solo con elevati livelli di anticorpi monoclonali anti- ASE di E. coli ( maggiori di 200 AU/ml ).
In presenza di livelli moderati o intermedi di anticorpi monoclonali ( 6.25-200 AU/ml ) il passaggio da ASE ad ASE pegilata di E. coli ha determinato un significativo aumento dell'attività dell’Asparginasi al di sopra della soglia di 100 U/L ( P minore di 0.05 ).
L'attività di Asparaginasi di Erwinia chrysanthemi non è stata correlata con i livelli di anticorpi monoclonali anti-ASE di E. coli.
L’Asparaginasi di Erwinia è risultata essere il miglior ASE alternativo se i livelli di anticorpi monoclonali anti-ASE di E. coli superano le 200 AU/mL.
Questa analisi retrospettiva è la prima a descrivere la relazione tra il livello di anticorpi anti-ASE di E. coli e l'attività sierica di ASE pegilata di E. coli, impiegata come terapia di seconda linea dopo Asparaginasi di E. coli nativa. ( Xagena_2011 )
Willer A et al, Blood 2011; 118: 5774-5782
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